I COLORI

#il bianco: nella storia, nell’arte e nell’arredamento

IL BIANCO

Il bianco come il nero non si possono considerare colori per il loro rapporto con la luce, anche se per caratteristiche  contrapposte: il nero è assenza di luce e di colore  il bianco, invece, è luce contiene tutti i colori.

Secondo la tradizione della filosofia cinese l’eterno divenire di tutte le cose, i mutamenti e la via del Sentiero vengono rappresentate con un simbolo circolare: il TAO

Le due metà in cui è diviso il simbolo circolare rappresentano dunque due principi opposti e complementari al tempo stesso: Yin e Yang,  il femminile e il maschile, il freddo e il caldo, l’oscurità e la luce. I colori che rappresentano al meglio il concetto della filosofia Taoista sono il bianco e il nero.

Il bianco ci evoca purezza, candore, luce, simbolo di tante divinità. Il bianco è legato anche al concetto di nascita “venire alla luce”. purezza, verginità e illuminazione.

 

IL BIANCO NELLA STORIA

Se il bianco ha tutti questi significati legati alla divinità e alla spiritualità non è un caso se di  bianco sono le vesti sacerdotali di molte religioni: la veste del papa, dei druidi celti, degli antichi egizi.

Nella liturgia della Chiesa cattolica il bianco viene utilizzato nei paramenti e negli addobbi delle cerimonie legate al Natale, alla Pasqua perchè messaggero di gioia, purezza e resurrezione. La colomba bianca è un simbolo identificativo dello Spirito Santo portatrice di pace il terreno che si innalza al divino.

Nel primo Ottocento il bianco divenne il colore ufficiale dell’ Impero Napoleonico. L’imperatrice Giuseppina e le sue dame sfoggiavano il bianco con abiti sontuosi.

Per il suo significato legato alle divinità  era anche il colore usato per la costruzione  di molte chiese,  moschee e templi. Il marmo bianco dei templi romani e greci furono di ispirazione per l’architettura neoclassica. Divinità, spiritualità ma anche potere il bianco che accoglie e quasi protegge “LA CASA BIANCA” esprime con il colore la grandezza nella sua totalità.

Alcuni movimenti rivoluzionari contenevano nel loro nome questo colore. “La rosa Bianca” era partito dagli studenti dell’università di Monaco come reazione al regime di  Hitler con una lotta coraggiosa contro il nazismo .  “L’Armata Bianca” era il nome che fu  dato all’esercito controrivoluzionario russo che combattè contro l’Armata Rossa bolscevica.

IL BIANCO NELL’ARTE

Il bianco è uno dei primi colori usati nell’arte, nelle grotte del Paleolitico, infatti, gli artisti  usavano calcite o gesso insieme a carboncino e ocra rossa e gialla.

I dipinti delle pareti dell’antico Egitto raffiguravano i sacerdoti legati al culto di Iside nelle  loro vesti bianche, un colore che nell’insieme dominava moltissimo.

Per gli antichi greci il bianco era un colore fondamentale insieme al rosso, al giallo e al nero. Veniva utilizzato il bianco piombo ottenuto con un processo lungo e laborioso.

Nell’arte Cristiana la presenza del bianco era principalmente  nelle vesti di Cristo, così come in quelle  dei santi, e nel  bianco dell’ agnello  simbolo di purezza. Per esaltare le simbologie legate a questo colore, veniva utilizzato in purezza contrapposto quasi sempre a zone di ombra. E’ nel Rinascimento che inizia una svolta nell’utilizzo di questo colore. Si voleva dare più leggerezza e luminosità alle tavole dei colori  attraverso la mescolanza con gli altri.

Il BIANCO E IL NERO

L’Impressionismo segna un’ulteriore svolta nel mondo del colore, veniva infatti applicato in piccole macchie e mai mescolato nella tavolozza ma direttamente sul dipinto. Il bianco puro era solo nei punti luminosi ma quasi mai usato nella sua purezza. Per gli Impressionisti in natura non esiste il bianco come non esiste il nero, contengono sempre una parte di luce che si riflette dalla realtà circostante.

IL BIANCO NELLA SUA PUREZZA PER I PITTORI MODERNI

Il bianco utilizzato dai pittori era stato fino ai primi del 900 il bianco piombo. Con la realizzazione di prodotti sintetici che avvenivano nei laboratori chimici questo colore venne in parte sostituito con il bianco di titanio ricavato con l’ossido di titanio e un potere molto più coprente.

Con i pittori moderni e grazie anche al bianco di titanio torna in auge e ancora di più l’utilizzo in tutta la sua purezza di questo colore. L’arte concettuale e minimalista usa al massimo il bianco. Grandi tele  rappresentano il fascino di questo colore e lo spettatore diventa lui stesso l’artista che trova in modo immaginario la realizzazione del quadro cercando in questa luce l’idea.

Il bianco prende i suoi contenuti attraverso concetti che si esprimono in vari modi come i tagli nelle tele di Fontana o la materia ricavata da tessuti e oggetti che vengono drasticamente ricoperti di gesso. Luce e ombra parlano, le sensazioni e le emozioni sono il frutto di questi due colori contrapposti ,dove il nero appare solo nelle ombre proiettate dalla materia che impedisce il passaggio della luce.

IL BIANCO NELL’ARREDAMENTO

Nella storia dell’arredamento il bianco ha vissuto epoche poco felici. Le pareti affrescate erano simbolo  di ricchezza, non era contemplato questo colore nell’arredamento. Ci vuole parecchio tempo prima che il bianco negli ambienti diventi un colore elegante e di successo.

Il total white con il suo minimalismo ha avuto un grande seguito dagli anni 90 in poi  e ancora oggi ambienti arredati con questo stile sono molto rappresentati nelle riviste più prestigiose di arredamento. Pareti, pavimenti, mobili  il bianco trionfa nel suo aspetto molto moderno e spesso asettico.

Molto amato e proposto con un largo seguito, soprattutto nel mondo del fai da te, è lo stile SHABBY CHIC dove il bianco è ancora una volta molto protagonista ma con una nota romantica e forse rustica.

Possiamo certamente dire che il Bianco è un colore molto utilizzato nell’arredamento  per tanti motivi: pulizia, rende otticamente più grandi gli ambienti, è luminoso. Partendo dal presupposto che il bianco è bianco quando ci rivolgiamo ad un colorificio diventa difficile prendere una decisione davanti alle infinite varietà.

 

 

Grazie al mio colorificio di fiducia: Ve.A.Col di Rinaldi G & C in Via Luigi Rizzo 113 a Roma,   io ho il mio, quello che utilizzo di più  e per non sbagliare  e dover rifare ogni volta la scelta questo ormai è segnato!

 

 

 

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